"Nostra signora Videomusic"
UNDICOM.IT
Giugno 1998
Nostra signora Videomusic
di Francesco Pira

Facciamo finta che le ultime indagini, sicuramente allarmanti per I producer televisivi, siano "false e tendenziose" e che i giovani guardano ancora la tv. Facciamo finta che nessuno dal 1995 ad oggi si è accorto che Videomusic è morta e quasi definitivamente sepolta e che l'americana Mtv sta cercando in tutti i modi di penetrare nel mercato italiano. Ed ancora facciamo finta che chi pensa di avere in tasca il sistema per monitorare il mercato dica la verità: i giovani guardano la tv nelle percentuali rese note dai vai network nazionali con percentuali oscillanti e mai definite. Ecco se facciamo finta che tutto quanto abbiamo scritto accade allora forse accumuleremo un bel po' di bugie sullo strano e perverso rapporto tra giovani e tv. Un rapporto iniziato nel 1984, con Videomusic, quando Marialina Marcucci, ed un gruppo di dj, poi diventati vj, inventano l'unica tv al mondo studiata per il target di riferimento e quindi per i giovani dai 16 ai 30 anni e per i giovani adulti dai 30 e i 45 anni. Una tv al mondo, come hanno scritto alcuni giornali americani. Una tv "for young" come hanno scritto I giornali americani e non una tv "for children" come l'americana Mtv, che ha avuto notevoli difficoltà ad essere seguita dai giovani europei perchè troppo americanizzata.

Gli studi condotti da esperti del settore hanno individuato in Mtv una televisione musicale amata dai giovani statunitensi capaci di riconoscersi in questi speaker veloci e anticonformisti pronti ad accelerare qualunque presentazione e qualunque programma. Videomusic negli undici anni di vita, dal 1984 al 1995, ha reso un altro tipo di servizio. Ha capito subito che i giovani italiani avevano altri ritmi ed altre esigenze. Amavano richiedere i video, trovare dei riferimenti nei linguaggi e nei modi di comportarsi molto diversi da quelli degli altri giovani europei. Amavano persino vedere ed ascoltare le news in maniera diversa e proprio per questo il Vm giornale, inventato da Daniela Brancati, aveva saputo tradurre queste esigenze, inserendo la notizia del salvataggio di una balena molto prima della cronoca politica, o ancora la protesta degli studenti contro l'allora ministro Jervolino, prima di qualunque altra notizia di colore. Ma rinunciando, il Vm giornale, ai luoghi comuni ed investendo sul "ciao" al posto del tradizionale "buongiorno o buonasera" il seguito di tantissimi giovani è stato naturale. Così come il Roxy Bar, la trasmissione di Red Ronnie, il sabato sera rappresentava un duro colpo per l'ascolto delle trasmissioni di intrattenimento Rai o Fininvest-Mediaset.

L'unico problema per Videomusic prima e per Mtv oggi è la misurazione dell'ascolto. I giovani infatti "consumano" la tv dal secondo o terzo apparecchio di famiglia.Cioè dall'apparecchio che hanno nella propria stanza e non in quello presente in cucina o nel salotto. Come ha già più volte dichiarato il Consiglio degli Utenti, in forza al Garante per l'Editoria, quanta tv guardano i giovani e quale è difficile capirlo, e le recenti indagini dell'Irpet fanno comprendere come i giovani trovano più interesse verso un libro che una trasmissione televisiva. E poi è anche vero che molte delle trasmissioni che vediamo con i giovani e per i giovani copiano modelli americani che poco li interessano. Mtv questo l'ha compreso e dopo due anni di ingresso in Italia sta cambiando rotta.Prova con i cartoon doppiati da Paolo Rossi, con i talk show con Elio e le storie tese, cerca di coinvolgere gli artisti italiani, che dopo la morte di Videomusic hanno sofferto una crisi di comunicazione. Occore quindi tentare di costruire un tv italiana per i giovani italiani, magari non investendo sul ricordo di Videomusic, ma agendo sui contenuti. Altrimenti i giovani vanno a cercare i contenuti sul computer o sul satellite. Ed anche li c'è una crisi di sistema ed una crisi di crescita, ma quanto durerà? Meditate vj e producer, i giovani cercano spazi di libertà intelligenti sulla tv....Almeno quel tipo di giovani che amano parlare attraverso la musica e sperimentare nuovi linguaggi. Auguri Mtv, l'eredità di Videomusic è pesante, non per niente uno degli ultimi "motti" lanciati era "spegni la tv accendi Videomusic!".