"ADDIO VIDEOMUSIC UNA TV DA IMITARE"
LA REPUBBLICA
31 Marzo 1995
ADDIO VIDEOMUSIC UNA TV DA IMITARE

Parla Marialina Marcucci, ex presidente della televisione toscana, che da domani dovrebbe passare a Cecchi Gori. 'E' stata l' unica rete italiana da esportazione'

LE HANNO appena soffiato Videomusic (domani dovrebbe passare nelle mani di Cecchi Gori) ma quando ha capito di aver perduto, dopo aver strenuamente cercato di non mollare, non si è persa in lamenti, recriminazioni, ancor meno lacrime. E si è buttata subito in avanti, verso la politica, nel momento in cui la politica incombe, in vista delle prossime elezioni regionali. Marialina Marcucci, bella signora di 41 anni, è stata, sino ai primi di marzo, combattivo presidente dell' emittente toscana, ammirata, ma anche un po' temuta, nel mondo internazionale delle televisioni private: ferma come sanno esserlo le donne quando sanno comunque di essere in qualche modo accerchiate, messe sempre in discussione. Gran signora, adesso che Videomusic non è più sua, non ce l' ha con Vittorio Cecchi Gori, che per 80 miliardi è riuscito a portarla via a lei che non voleva venderla, e anche ai suoi fratelli Paolo e Andrea, molto più giovani, e al padre Guelfo, fondatore della dinastia, 66 anni, che invece volevano vendere.

"Cecchi Gori l' ha voluta fortemente, questa nostra televisione e non solo per assicurarsi le frequenze, ma neppure per ammorbidire il nostro antiberlusconismo, perché anche lui in questo senso mi sembra schierato. Sono certa che ha la capacità culturale per fare buona televisione e mi piacerebbe che, come noi, avesse fiducia nel fatto che nel lungo termine la qualità paga. Le sue dichiarazioni sino ad oggi non sono del tutto entusiasmanti, ma forse ha già capito che anche rispetto alla televisione l' attenzione cambia, che si può benissimo fare a meno delle pagine dei giornali conquistate con le stravaganze, gli scoop, le lusinghe eccessive". Come ha vissuto questa perdita? "Come imprenditore non potevo essere che fiera del fatto di aver creato qualcosa di così appetibile. Come persona è stato drammatico: perché Videomusic è stata, è, almeno per ora, una televisione dedicata non a un genere, ma a un pubblico specifico, quello dei giovani adulti, dai 15 ai 40 anni. Mtv è una televisione solo musicale che si rivolge ai giovanissimi, mentre Videomusic ha cercato di dare a giovani più maturi, non solo musica, ma l' informazione, un nuovo linguaggio, uno spazio d' incontro. La nostra è stata la sola rete italiana a suscitare molto interesse all' estero, un modello da esportare". Lei è considerata una donna di grandi capacità manageriali, molto attiva, molto competente. Come era a vent' anni? "Una ragazza molto fortunata. Per dieci anni, prima che nascessero i miei fratelli, sono stata figlia unica di un imprenditore che mi voleva autonoma, che quando nel '75 ha portato in Italia le televisioni straniere, Telemontecarlo e Capodistria, mi ha subito cooptato. Ero già madre di una bambina, nata quando avevo 18 anni, il che aveva suscitato un po' di scandalo. Ma né mio padre né mia madre, avevano mai pensato di avviarmi verso la vita di casalinga". Quindi la sua non è stata una famiglia patriarcale? "Nei sistemi di impresa familiare, il capo è sempre il padre. Anche in questa occasione è andata così: lui ha riconosciuto le cose che ho fatto, e la mia passione, ma io riconosco la sua esperienza, oltre che la sua autorità. Il nostro gruppo ha deciso di privilegiare il ramo farmaceutico, e io non mi sento di giudicare questa scelta".

Guelfo Marcucci è a capo di un gruppo che ha 1.000 dipendenti e un fatturato di 500 miliardi: ha creato un importante polo farmaceutico, un centro turistico in Garfagnana e si è occupato di televisione sino dal 1974, prima di Berlusconi: con Teleciocco, poi Teleelefante, infine Videomusic, voluta intensamente da Marialina: che nell' 88 era diventata la principale azionista a Londra di SuperChannel, poi acquistato dalla rete americana Nbc e in Grecia di Super Hellas.

Quando Marialina ha deciso di presentarsi come indipendente nella lista di 'Toscana Democratica' guidata dal Pds, c' è chi ha criticato la scelta della segreteria regionale del partito, proprio a causa della famiglia Marcucci, legata attraverso Andrea, eletto un tempo al parlamento nelle file del Pli e quindi legato all' ex ministro De Lorenzo, che conferì a loro un rapporto esclusivo con le regioni per la fornitura di emoderivati: e perché i Marcucci non sarebbero molto attenti ai problemi di occupazione del gruppo. Marialina sorvola e spiega che "è la mia vocazione alla sperimentazione che mi ha fatto scegliere di partecipare a questa avventura elettorale. Mi sono candidata come indipendente nel listino del maggioritario perché m sembra giusto seguire Wannino Chiti, presidente uscente della regione Toscana che si ricandida". L' ex signora di Videomusic vive qualche giorno al mese a Barga, un borgo antico in Garfagnana, dove è nata, e il resto del tempo a Londra, con i suoi tre figli: la maggiore di 22 anni, è sposata e frequenta la famosa scuola di moda St. Martin' s.

Pensa finito il suo coinvolgimento con la televisione? "Niente affatto. Io credo che tra pochi anni le strade televisive, via cavo, via satellite, saranno in mano a non più di sei/sette colossi mondiali, non ci sarà spazio cioè per le piccole private. Ma ci sarà sempre più spazio per il software: io vorrei dedicarmi alla produzione, alla ricerca di nuovi linguaggi, approfittare del pluralismo delle idee che io sono certa si affermerà sempre di più, per necessità". Adesso, nella battaglia politica, cosa la sprona di più? "Il fatto che non sarà facile vincere perché la nostra lista con Pds, Ppi, Verdi, Lega Nord e Patto democratico, sta tra Rifondazione e la destra. Mi elettrizza comunque che il mio avversario sia Del Debbio della Fininvest, terzo uomo, dice lui, di Publitalia. Lui appartiene alla mentalità di chi vuole vendere tutto, a tutti i costi, io a quella di chi vuole salvaguardare i valori che contano, che pensa al futuro".

NATALIA ASPESI

>> Articolo segnalato da Carmela Zagarella (centro documentazione AME)