"Da oggi la città perde Tmc2"
LA REPUBBLICA
30 Aprile 2001

Da oggi la città perde Tmc2
Studios e giornalisti trasferiti a Roma e Milano. Si chiamava Videomusic...

FULVIO PALOSCIA


L'IMPLACABILE conto alla rovescia finirà domani. Addio Tmc2. L'unica tivù nazionale con sede a Firenze muore inghiottita dal colosso Mtv, che si trasferirà sulle sue frequenze da quelle di Rete A. Tra poche ore gli studi di via di Villamagna si svuoteranno definitivamente; nei giorni scorsi gran parte del prezioso archivio è partito verso Milano, operazione che tra l'altro è stata definita «predona» dall'Associazione stampa toscana: una vera e propria mediateca del rock con 1000 registrazioni esclusive di concerti fin dal 1984. Anno in cui l'emittente nasce con il nome di Videomusic, ha sede al Ciocco, vicino Lucca, ed è di proprietà della famiglia Marcucci. Le frequenze sono quelle di Elefante Tv, per nove anni è una tv tematica dedicata al rock. Nel 1995 viene ceduta a Vittorio Cecchi Gori, che le cambia nome in Tmc2 e la trasforma in tv generalista: lo spazio preponderante è dedicato alla musica, ma arrivano anche sport, film.
L'anno dopo ci sono le elezioni; Cecchi Gori si presenta a Firenze come candidato dell'Ulivo al Senato e utilizza le sue emittenti, Tmc e Tmc2, quali elementi chiave della sua campagna: promette che farà di Firenze il cuore di un terzo polo televisivo; affitta l'ex Magona, vi realizza gli studi per produzioni come Vertigine, Arrivano i nostri, 4U, Maramanà, Coloradio che alla perfetta freddezza ipertecnologica preferiscono un cuore entusiasta e spiritoso. Poi l'acquisizione da parte di Seat e l'avvento di Mtv. Che, nonostante si trasferisca ufficialmente sulle frequenze di Tmc2 da domani, già da qualche giorno ha imposto la programmazione dei video, creando ulteriori malumori tra i 19 dipendenti protagonisti, la scorsa settimana, di una burrascosa riunione per l'accordo sindacale. Saranno trasferiti a Roma o Milano, ma nessuno sa ancora quando e con quali mansioni.
Due dubbi serpeggiano tra i dipendenti: perché questo silenzio dell'opinione pubblica italiana di fronte alla morte di Tmc2? Perché i sindacati non hanno affrontato le trattative a livello nazionale ma le hanno affidate a un delegato provinciale?

>> Articolo segnalato da Federico Sartoni